Avere vent’anni e un furgone per perdersi nelle strade della città; Marco non resiste alla tentazione di usare quello del padrone della ditta nella quale lavora. La mattina dopo non lo ritrova nello sterrato in cui l’aveva parcheggiato e scopre che la sua vita è meno tracciata di quanto credesse. Perde il lavoro, ma non osa dirlo in casa e deve ogni mese trovare il modo per racimolare i soldi che suo padre pretende come contributo alla vita della famiglia. Cerca di arrabattarsi, vaga, prova a sistemare una macchina per rivenderla. In questo suo peregrinare finisce per imbattersi in Carlo, un uomo sulla cinquantina con un ritardo mentale…
«Ho un nuovo lavoro» dice «Qui a Meda».
Sua madre resta in silenzio. Il suo volto ha una strana durezza, soprattutto nella piega delle sopracciglia verso il centro della fronte e nelle labbra, chiuse in una stretta dubbiosa.
«Sei andato a chiederlo al Pozzoli?» domanda.
Marco fa cenno di no con la testa. Dalla tasca estrae il cellulare e seleziona una fotografia di Carlo. È lui mentre guida l’Audi di Rudy. Gliela mostra. Poi le fa vedere una seconda immagine in cui sono insieme, alla Villa Reale.
«Mi occupo di questo ragazzo».
Luca Saltini vive a Lugano, ha pubblicato i romanzi Tattoo e Il demolitore di camper, entrambi con Fernandel. Nel 2015 ha pubblicato Periferie per i tipi di ADV Publishing House. Nel 2018 pubblica Una piccola fedeltà, Edizioni Giunti.