Cultura e televisione: un binomio impossibile? Non quando a fare televisione è un personaggio come Corrado Augias, intellettuale, scrittore e giornalista che ha saputo proporre un uso della televisione in grado di sposare rillantemente le regole della comunicazione con quelle dell’approfondimento. Sì, fare cultura in televisione è possibile. Ma come? Secondo quale linguaggio, fino a che punto, con quali metodi? Il dialogo raccolto in questo volume ci racconta i modi in cui la televisione – non sempre, anzi raramente – può farsi complice della cultura. Augias svela il rapporto che ha avuto con essa e con la lettura in lunghi anni di prestigiosa carriera, facendoci comprendere che il mondo della divulgazione e quello culturale, in certe condizioni, sono sicuramente in grado di raggiungere una sorta di sintesi ideale. Una dialettica che, se ben calibrata, non solo restituisce alla televisione la sua portata morale, ma anche il suo valore educativo e la sua funzione formativa.

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Corrado Augias, scrittore e giornalista, è autore di numerosi libri e programmi televisivi, fra cui ricordiamo Telefono Giallo (1987-1992), Babele (2002), Le Storie (dal 2003), Enigma (dal 2002). ­Oltre alla serie di volumi sulle città – I segreti di Parigi (1996), I segreti di New York (2000), I segreti di Londra (2003), I segreti di Roma (2005) – ha pubblicato tra gli altri Inchiesta su Gesù (2006, con Mauro Pesce), Leggere (2007), Inchiesta sul cristianesimo (2008, con Remo Cacitti) e Disputa su Dio e dintorni (2009, con Vito Mancuso).

Marco Alloni (1967) vive al Cairo da dodici anni dove lavora come scrittore e giornalista per la Radio e Televisione Svizzera e numerosi periodici. Ha pubblicato il romanzo La luna nella Senna (1990) e il saggio Lettere sull’ambizione (2005). È curatore della serie di antologie in arabo Ba’d el bahr (Oltre il mare) dedicata agli scrittori italiani contemporanei.