Uno scrittore, da oltre vent’anni transfuga a Parigi, ritorna nella sua Palermo conla scusa di ritirare un premio letterario, che peraltro lo convince ben poco. È l’occasione temuta e accuratamente evitata fino a quel momento per confrontarsi con immagini del proprio passato, figure quasi remote che si materializzano davanti ai suoi occhi, contenti, perplessi, a volte commossi. Fino ai due incontri decisivi: con una giovane donna dotata di una dolcezza misteriosa e affascinante; con una ragazzina undicenne d’intelligenza superiore e spiazzante nella spontaneità e acutezza.

 

Quella notte Giulio Alajmo sognò una strada silenziosa per tornare nella sua casa di bambino, in quell’isola tante volte estrema. Tra gli sguardi incuriositi della gente di paese e gli occhi disillusi della gente di città. Con il vento di scirocco e il sudore da fornace ad esasperare perfino il pensiero.

 

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Ruggero D’Alessandro (Palermo, Italia, 1962) vive a Lugano dal 1994 e lavora come quadro nel settore sociale della pubblica amministrazione. Insegna come docente a contratto e cultore della materia alle università di Varese, Verona e Roma Sapienza. Autore di diciassette volumi e oltre cinquanta saggi, recensioni e capitoli in volumi collettivi, s’interessa alla sociologia della cultura, storia degli intellettuali e dei movimenti sociali, sociologia della politica, storia contemporanea, sociologia della letteratura. Fra gli ultimi titoli apparsi: Dal voto alla piazza. Partiti e movimenti nella società globale, Carocci, 2013. La pensatrice e lo specialista. Hannah Arendt e il processo Eichmann, Ombre Corte, 2015. La diseguaglianza programmata. Capitale, stato, società nel pensiero di Claus Offe, Carocci, 2015. Ha co-tradotto due suoi libri in francese e in inglese. Nel 2011 Pironti editore ha pubblicato il suo primo romanzo, La stagione delle sabbie.